John 8

 

 

 

1 E Gesù se ne andò al monte degli ulivi.

2 Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava.

3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e postala nel mezzo

4 dissero a Gesù: "Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio.

5 Ora, nella legge Mosé ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?".

6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi. scriveva col dito in terra.

 

7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".

8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra.

 

9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava là in mezzo.

10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: "Donna dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?".

11 Ed ella rispose: "Nessuno, Signore". Gesù allora le disse: "Neppure io ti condanno; va' e non peccare più".

12 E Gesù di nuovo parlò loro, dicendo: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita".

13 Allora i farisei gli dissero: "Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non è verace"

14 Gesù rispose e disse loro: "Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza è verace, perché so da dove son venuto e dove vado; voi invece, non sapete né da dove vengo, né dove vado.

15 Voi giudicate secondo la carne, i non giudico nessuno.

16 E, anche se giudico, il mio giudizio è verace, perché io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato.

17 Or anche nella vostra legge è scritto che la testimonianza di due uomini è verace.

18 Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me".

19 Gli dissero allora: "Dov'è tuo Padre?". Gesù rispose: "Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio",

20 Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perché non era ancora venuta la sua ora.

21 Gesù dunque disse loro di nuovo: "Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. Là dove vado io, voi non potete venire".

22 Dicevano perciò i Giudei: "Vuole forse uccidersi, perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?".

23 Ed egli disse loro: "Voi siete di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.

24 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati".

25 Allora essi gli dissero: "Chi sei tu?". E Gesù disse loro: "Proprio quello che vi dico.

26 Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo".

27 Essi non capirono che parlava loro del Padre.

28 Quindi Gesù disse loro: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.

29 E colui che mi ha mandato è con me il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono".

30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui.

31 Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: "Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi".

33 Essi gli risposero: "Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?".

34 Gesù rispose loro: "In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato.

35 Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre.

36 Se dunque il Figlio vi farà liberi sarete veramente liberi".

37 "Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non trova posto in voi.

38 Io parlo di ciò che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro".

39 Essi, rispondendo, gli dissero: "Il padre nostro è Abrahamo". Gesù disse loro: "Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo;

40 ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verità che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo.

41 Voi fate le opere del padre vostro". Perciò essi gli dissero: "Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio".

42 Allora Gesù disse loro: "Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma è lui che mi ha mandato.

43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola.

44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c'è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna.

45 A me invece, perché vi dico la verità, voi non credete.

46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?

47 Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio".

48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: "Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?".

49 Gesù rispose: "Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate.

50 Or io non cerco la mia gloria; v'è uno che la cerca e che giudica.

51 In verità, in verità vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte in eterno",

52 Gli dissero dunque i Giudei: "Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte in eterno".

53 Sei tu più grande del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?".

54 Gesù rispose: "Se io glorifico me stesso, la mia gloria non è nulla. E il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio.

55 Ma voi non l'avete conosciuto, io però lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola.

56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò".

57 I Giudei dunque gli dissero: "Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?".

58 Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono".

59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.

 

9

1 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita.

2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: "Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?".

3 Gesù rispose: "Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è accaduto, affinché siano manifestate in lui le opere di Dio.

4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.

5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo".

6 Dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco.

7 Poi gli disse: "Va', lavati nella piscina di Siloe" (che significa: "Mandato"); egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva.

8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: "Non è questi colui che stava seduto a mendicare?".

9 Alcuni dicevano: "E' lui". Altri: "Gli assomiglia". Ed egli diceva: "Io sono".

10 Gli dissero dunque: "Come ti sono stati aperti gli occhi?".

11 Egli rispose e disse: "Un uomo, chiamato Gesù, ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati". Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista".

12 E quelli gli dissero: "Dov'è costui?". Egli rispose: "Non lo so".

13 Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco.

14 Ora era sabato quando Gesù fece del fango e gli aperse gli occhi.

15 Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: "Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo".

16 Allora alcuni farisei dicevano: "Quest'uomo non è da Dio, perché non osserva il sabato". Altri dicevano: "Come può un uomo peccatore compiere tali segni?". E c'era divisione tra di loro.

17 Chiesero dunque di nuovo al cieco: "E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?". Egli disse: "E' un profeta!".

18 Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finché ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista.

19 E chiesero loro: "E' questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?".

20 I suoi genitori, rispondendo loro dissero: "Noi sappiamo che costui è nostro figlio e che è nato cieco,

21 ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui stesso di sé".

22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesù come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga.

23 Perciò i suoi genitori dissero: "E' adulto, chiedetelo a lui".

24 Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: "Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo è peccatore".

25 Egli allora rispose e disse: "Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo".

26 Gli chiesero di nuovo: "Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?".

27 Egli rispose loro: "Io ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato, perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?".

28 Essi perciò l'ingiuriarono e dissero: "Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mosé.

29 Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mosé, ma quanto a costui non sappiamo da dove venga".

30 Quell'uomo rispose e disse loro: "Ebbene, è molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi.

31 Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo esaudisce.

32 Da che mondo è mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.

33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla".

34 Essi risposero e gli dissero: "Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?". E lo cacciarono fuori.

35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: "Credi tu nel Figlio di Dio?".

36 Egli rispose e disse: "Chi è, Signore, perché io creda in lui?".

37 E Gesù gli disse: "Tu l'hai visto, è proprio colui che ti sta parlando"

38 Allora egli disse: "lo credo, Signore"; e l'adorò.

39 Poi Gesù disse: "lo sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi".

40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: "Siamo ciechi anche noi?".

41 Gesù rispose loro: "Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo perciò il vostro peccato rimane".

 

10

1 "In verità, in verità io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello è un ladro e un brigante;

2 ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore.

3 A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori.

4 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

5 Non seguiranno però alcun estraneo ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei".

6 Gesù disse loro questa similitudine ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando.

7 Perciò Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.

8 Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo.

10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore.

12 Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore.

13 Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore.

14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me,

15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore.

16 Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore.

17 Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di nuovo.

18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".

19 Allora sorse di nuovo una divisione tra i Giudei per queste parole.

20 E molti di loro dicevano: "Egli ha un demone ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?".

21 Altri dicevano: "Queste non sono parole di un indemoniato; può un demone aprire gli occhi ai ciechi?".

22 Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno.

23 E Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.

24 Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: "Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente".

25 Gesù rispose loro: "Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me.

26 Ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore, come vi ho detto.

27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono;

28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.

29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio.

30 Io e il Padre siamo uno".

31 Perciò i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre a per lapidarlo.

32 Gesù rispose loro: "Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?".

33 I Giudei gli risposero, dicendo: "Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perché tu che sei uomo ti fai Dio".

34 Gesù rispose loro: "Non è scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi siete dèi"?

35 Ora, se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),

36 voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perché ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"?

37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi,

38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinché conosciate e crediate che il Padre è in me e io in lui".

39 Perciò essi cercavano nuovamente di prenderlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

40 E se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava; e si fermò qui.

41 Or molti vennero da lui e dicevano: "Giovanni certamente non fece alcun segno, ma tutto quello che Giovanni disse di costui era vero".

42 E molti in quel luogo credettero in lui.

 

11

1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella.

2 Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato.

3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: "Signore, ecco, colui che tu ami è malato".

4 E Gesù, udito ciò, disse: "Questa malattia non è a morte, ma per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato".

5 Or Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro.

6 Come dunque ebbe inteso che Lazzaro era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove egli era.

7 Poi disse ai suoi discepoli: "Torniamo di nuovo in Giudea".

8 I discepoli gli dissero: "Maestro, i Giudei poco fa cercavano di lapidarti e tu vai di nuovo là?".

9 Gesù rispose: "Non vi sono forse dodici ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo

10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui".

11 Dopo aver detto queste cose, soggiunse: "Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo".

12 Allora i suoi discepoli dissero: "Signore, se dorme si riprenderà".

13 Or Gesù aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno.

14 Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto.

15 Ed io mi rallegro per voi di non essere stato là, affinché crediate; ma andiamo da lui".

16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui".

17 Arrivato dunque Gesù, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro.

18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi.

19 E molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.

20 Marta dunque, come udì che Gesù veniva, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.

21 Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto,

22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà".

23 Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà".

24 Marta gli disse: "Lo so che risusciterà nella risurrezione all'ultimo giorno".

25 Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà.

26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?".

27 Ella gli disse: "Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo".

28 E, detto questo, andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama".

29 Appena udito ciò, ella si alzò in fretta e venne da lui.

30 Or Gesù non era ancora giunto nel villaggio, ma si trovava nel luogo dove Marta lo aveva incontrato.

31 Perciò i Giudei che erano in casa con lei per consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, dicendo: "Ella se ne va al sepolcro per piangere la".

32 Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Gesù, e lo vide, si gettò ai suoi piedi, dicendogli: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto".

33 Gesù allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, fremé nello spirito e si turbò,

34 e disse: "Dove l'avete posto?". Essi gli dissero: "Signore, vieni e vedi".

35 Gesù pianse.

36 Dissero allora i Giudei: "Vedi come l'amava!".

37 Ma alcuni di loro dissero: "Non poteva costui che aprì gli occhi al cieco, far sì che questi non morisse?".

38 Perciò Gesù, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra.

39 Gesù disse: "Togliete via la pietra!". Marta, la sorella del morto, gli disse: "Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni".

40 Gesù le disse: "Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?".

41 Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto. Gesù allora alzati in alto gli occhi, disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito.

42 lo sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che tu mi hai mandato".

43 E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!".

44 Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare".

45 Allora molti dei Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto tutto quello che Gesù aveva fatto, credettero in lui.

46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quanto Gesù aveva fatto.

 

47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo fa molti segni.

48 Se lo lasciamo andare avanti così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione".

49 Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla;

50 e non considerate che conviene per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione".

51 Or egli non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione,

52 e non solo per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi.

53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.

54 Perciò Gesù non si aggirava più pubblicamente tra i Giudei, ma si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città detta Efraim, e lì rimase con i suoi discepoli.

55 Or la Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.

56 Cercavano dunque Gesù e, stando nel tempio, dicevano fra di loro: "Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?".

57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno sapeva dove egli era, lo segnalasse affinché potessero prenderlo.

 

12

1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, si recò a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti.

2 E qui gli fecero un convito, Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui.

3 Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesù e li asciugo con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio.

4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse:

5 "Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si è dato il ricavato ai poveri?".

6 Or egli disse questo, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva ciò che si metteva dentro.

7 Gesù dunque disse: "Lasciala; essa l'aveva conservato per il giorno della mia sepoltura.

8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me".

9 Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era là, e venne non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.

10 Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,

11 perché a motivo di lui molti lasciavano i Giudei e credevano in Gesù,

12 Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,

13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui, gridando: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!".

14 E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra come sta scritto:

15 "Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina".

16 Or i suoi discepoli non compresero sul momento queste cose, ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che avevano fatte queste cose a lui.

17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza.

18 Perciò la folla gli andò incontro, perché aveva udito che egli aveva fatto questo segno.

19 I farisei allora dissero tra di loro: "Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro".

20 Or tra quelli che erano saliti ad adorare a durante la festa c'erano alcuni Greci,

21 Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: "Signore, vorremmo vedere Gesù".

22 Filippo andò a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Gesù.

23 Ma Gesù rispose loro, dicendo: "L'ora è venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato.

24 In verità, in verità vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.

25 Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.

26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorerà.

27 Ora l'anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora.

28 Padre, glorifica il tuo nome!". Allora venne una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora".

29 La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato".

30 E Gesù rispose e disse: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi.

31 Ora è il giudizio di questo mondo ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo.

32 Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me".

33 Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire.

34 La folla gli rispose: "Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?".

35 Gesù allora disse loro: "La luce è con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va".

36 "Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce". Queste cose disse Gesù; poi se ne andò e si nascose da loro.

37 Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui,

38 affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: "Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?".

39 Perciò non potevano credere, perché Isaia disse ancora:

40 "Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perché non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca".

41 Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlò di lui.

42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga,

43 perché amavano la gloria degli uomini più della gloria di Dio.

44 Or Gesù gridò e disse: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato.

45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato.

46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre.

47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.

48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno.

49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare.

50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico le dico così come il Padre me le ha dette".

 

13

1 Or prima della festa di Pasqua sapendo Gesù che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine.

2 E, finita la cena, avendo già il diavolo (messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,

3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava,

4 Si alzò dalla cena e depose le sue vesti: poi, preso un asciugatoio, se lo cinse.

5 Dopo aver messo dell'acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto.

6 Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: "Signore tu lavi i piedi a me?".

7 Gesù rispose e gli disse: "Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo".

8 Pietro gli disse: "Tu non mi laverai mai i piedi". Gesù gli rispose: "Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me".

9 Simon Pietro gli disse: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo".

10 Gesù gli disse: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed è tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti".

11 Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; perciò disse: "Non tutti siete mondi".

12 Così, dopo aver lavato i piedi riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: "Comprendete quello che vi ho fatto?

13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.

14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

15 Io infatti vi ho dato l'esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi.

16 In verità, in verità vi dico: Il servo non è più grande del suo padrone, né il messaggero più grande di colui che l'ha mandato.

17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

18 Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelto, ma bisogna che si adempia questa Scrittura: "Colui che mangia il pane con me, mi ha levato contro il suo calcagno".

19 Ve lo dico fin d'ora prima che avvenga, affinché quando sarà avvenuto, crediate che io sono il Cristo.

20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che manderò, riceve me, e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato"

21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: "In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà".

22 I discepoli allora si guardarono l'un l'altro, non riuscendo a capire di chi parlasse.

23 Or uno dei discepoli, quello che Gesù amava, era appoggiato sul petto di Gesù.

24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava.

25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesù, gli chiese: "Signore, chi è?".

26 Gesù rispose: "è colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto". E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.

27 Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: "Quel che fai, fallo presto!".

28 Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perché gli avesse detto ciò.

29 Alcuni infatti pensavano, poiché Giuda teneva la borsa, che Gesù gli avesse detto: "Compra le cose che ci occorrono per la festa", oppure che desse qualcosa ai poveri.

30 Egli dunque, preso il boccone uscì subito. Era notte.

31 Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è glorificato, e Dio è glorificato in lui.

32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà pure in se stesso e lo glorificherà subito.

33 Figlioli, per poco tempo sono ancora con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto ai Giudei: "Dove io vado voi non potete venire". Così adesso lo dico anche a voi.

34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.

35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".

36 Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gesù gli rispose: "Là dove io vado, tu non puoi seguirmi ora; ma mi seguirai più tardi".

37 Pietro gli disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te".

38 Gesù gli rispose: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: il gallo non canterà, prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte".

 

14

1 "Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.

2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.

3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.

4 Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via".

5 Tommaso gli disse: "Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?"

6 Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto".

8 Filippo gli disse: "Signore, mostraci il Padre e ci basta".

9 Gesù gli disse: "Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?"

10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere.

11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse.

12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò".

15 "Se mi amate, osservate i miei comandamenti,

16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,

17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi.

19 Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete.

20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed Io in voi.

21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui".

22 Giuda, non l'Iscariota, gli disse: "Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?".

23 Gesù rispose e gli disse: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi;

26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.

28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e tornerò a voi". Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: "Io vado al Padre" poiché il Padre è più grande di me.

29 E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinché, quando avverrà, crediate.

30 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me;

31 ma questo accade affinché il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui".


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